Isoliamoci in un posto tranquillo e sistemiamoci in una posizione comoda, seduti o distesi.
Appoggiamo e distendiamo le braccia e facciamo alcuni respiri lenti e profondi.
Tendiamo i muscoli dei piedi e allentiamo, subito dopo, tutta la tensione, fino a sentirli completamente sciolti e rilassati.
Tendiamo poi i muscoli dei polpacci, delle cosce e del bacino e rilassiamoli, Passiamo ai muscoli del tronco, irrigidendo anche la parte posteriore e l'area addominale, prima di rilassarli.
Sentiamo il corpo che diventa via via piacevolmente pesante e rilassato.
Accompagniamo la sequenza con dei respiri lenti e fluidi.
Pensiamo ora alle mani, alle braccia, stringendo i pugni e irrigidendo gli arti fino alle spalle; sentiamo per qualche secondo la tensione e rilassiamoli, in modo da sentirli sciolti e pesanti.
Tendiamo le spalle, il trapezio, le mascelle, il collo e rilassiamoli.
Tendiamo e rilassiamo la lingua, i muscoli del viso, le palpebre, gli occhi, la fronte, il cuoio capelluto.
Soffermiamoci per qualche istante sul ritmo lento e regolare del respiro e ritorniamo con l'attenzione ai piedi, alle gambe, all'area addominale, sentendo che ogni parte diventa sempre più calma e pesante.
Procediamo salendo lungo la colonna vertebrale, le mani, le braccia, il petto, le spalle, il collo, il viso, la testa.
Lasciamo che la sensazione di pesantezza interessi tutto il nostro corpo, anche gli organi interni, gli apparati.
Sentiamo una piacevole sensazione di calore che si irradia dagli addominali verso tutto il corpo, salendo lungo la spina dorsale che si distende completamente, si abbandona.
Raggiunta questa condizione di rilassamento totale soffermiamoci sul respiro ancora per qualche istante e immaginiamo che al centro della nostra fronte, dalla parte interna, si sia aperto uno schermo disponibile a ricevere le immagini che noi vi proietteremo.
A questo punto, cercando di fare in modo che le immagini e le sensazioni desiderate emergano senza sforzo, iniziamo a visualizzare ciò che desideriamo.
Se, per esempio, quando siamo in mare, uno degli elementi che ci disturbano è la corrente di superficie o di profondità immaginiamoci nella situazione che vorremmo si realizzasse: siamo tranquilli consapevoli, siamo certi di avere le conoscenze e la preparazione fisica per essere dove siamo.
Cerchiamo di sentire scorrere dentro di noi le sensazioni e le emozioni che viviamo in situazioni piacevoli, cercando di collegarle sempre più stabilmente alla condizione che ci preoccupa,
Possiamo anche inserire pensieri guidati che ci servano a rinforzare l'effetto della visualizzazione positiva.
Possiamo dirci, per esempio:
Io ho tutti gli elementi per stare in mare tranquillamente anche m questa condizione; sono preparato fisicamente conosco perfettamente l'origine e la portata di ogni fenomeno, sono in condizione di conservare sempre la mia calma e la mia lucidità , vivendo con gioia e in scioltezza il mio rapporto con l'acqua .
Se vogliamo, invece, ottenere un progressivo miglioramento nell'apnea dinamica in piscina, visualizzeremo la nostra preparazione a bordo vasca immaginando di costruire il clima più favorevole all'azione: ci vediamo sereni, sciolti preparati, cerchiamo di sentire il diffondersi del piacere, della sensazione di benessere, per poi vederci durante l'azione in immersione completamente sciolti, piacevolmente assorbiti.
Una volta terminata la sequenza immaginativa riportiamo per qualche istante la nostra attenzione al respiro e iniziamo a riprendere contatto con corpo.
Partiamo dai piedi e saliamo lentamente verso la testa, risvegliando via via la percezione del tono muscolare normale.
Quando lo desideriamo ci stiriamo leggermente e riapriamo gli occhi.
Questa è la sequenza da seguire: isolamento, rilassamento totale e percorsi di visualizzazione
E importante scompagnare le immagini positive al diffondersi di sensazioni ed emozioni piacevoli. Questo collegamento è ancora più importante delle affermazioni positive che possiamo inserire. Come ho anticipato, le immagini, i progetti, le sequenze, possono essere variate ogni volta per essere adattate alle nostre intenzioni di lavoro. Le più recenti applicazioni di queste tecniche ci consentono di affermare che se amministrate con continuità e saggezza, possono davvero portare risultati straordinari. La cosa importante è porsi gradualmente gli obiettivi, immaginando che i propri miglioramenti siano costanti e continui. In questo modo eviteremo 1'insorgere dei meccanismi invalidanti di autodifesa che senz'altro scatterebbero se ci ponessimo target in un certo senso miracolosità.
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