Sempre in una stanza tranquilla e in penombra ci distendiamo supini sopra una stuoia o un tappeto.
Le braccia sono distese lungo i fianchi le mani con i palmi rivolti m alto, i piedi lasciano cadere le punte all' infuori .
Portiamo il pensiero all'acqua, l'elemento delle origini, e la immaginiamo limpida e cristallina.
Ci concentriamo sul punto di innesto tra le sopracciglia e il naso e immaginiamo che da esso si origini una sorgente di acqua tiepida che lenta-mente e dolcemente penetra nel nostro organismo, lo invade con onde leggere.
L’acqua arriva ai piedi, dall'interno, e noi li rilassiamo, li abbandoniamo e mentre l'acqua sale lentamente rilassiamo le caviglie, i polpacci le ginocchia, le cosce.
A contatto con il tepore dell'acqua si rilassano i muscoli i legamenti, le articolazioni,
Intanto, ripetiamo mentalmente:
«Io sono l'acqua sono tiepido e calmo e irroro di dolce energia le mie gambe».
L'acqua continua a salire e lentamente colma i nostri genitali, l'intestino, lo stomaco, il pancreas i reni, il fegato, la milza, ogni organo interno è dolcemente avvolto e invaso dall'acqua, rilassandosi sempre più profondamente.
L'acqua sale ancora la sentiamo lungo la colonna vertebrale, che diventa calda e pesante lentamente avvolge e invade i polmoni, il cuore, le ossa, i nervi, i muscoli che si rilassano sempre più a fondo,
si lasciano andare, piacevolmente pervasi dal tepore liquido. |