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La maschera subacquea è un accessorio indispensabile per l’immersione. La tecnologia ha fatto passi da gigante, sono cambiati i modi di fabbricare le maschere, i materiali, le soluzioni in merito al telaio di sostegno, allo spessore e all’inclinazione delle lenti, alle dimensioni del cinturino, eccetera. Chi si avvicina al bancone di un negoziante deve disporre di un bagaglio di conoscenze ampio e consolidato affinché il suo acquisto sia ponderato visto che il semplice oggetto dal costo di qualche decina di euro ci accompagnerà per anni in ogni avventura.
La maschera evolve il quadro ottico fornendo delle lenti ampie, un telaio che sorregge i vetri, un facciale in morbido materiale elastomerico che assicura comodità di portamento. Quando avete di fronte a voi uno scaffale pieno di maschere non fatevi conquistare subito dalle versioni mimetiche o super pubblicizzate: l’acquisto va ponderato con intelligenza e soprattutto senza fretta, provando più modelli. Il facciale deve essere delicato sulla pelle, seguirne ogni tratto e una volta che si è appoggiato sul volto non si devono sentire punti dolenti neppure premendo con il palmo della mano tra le due arcate cigliari.
Alcuni problemi possono insorgere se il nostro facciale è rigido, duro: portare per cinque o sei ore una mascherina che sembra cartone non è certamente il massimo del piacere. Per ultimo attenti a come è conformato il profilo nasale: ciò incide sempre sulla questione confort ma ha un ruolo preponderante durante la manovra di compensazione. Si dovrebbero chiudere le narici solo con la punta delle dita, dal basso, ma con guanti invernali, o se si è abituati diversamente, capita di serrare il naso in maniera molto meno delicata. Va da se che il profilo ricavato nel facciale deve conformarsi sulla vostra anatomia e lasciare un po' di spazio sui laterali per le dimensioni delle dita. In relazione al colore del facciale bisogna escludere a priori il silicone trasparente, adatto solo per mettere in luce il volto di una modella per esigenze fotografiche, ma fonte di proiezioni luminose parassite. Nella scelta del colore scuro privilegiare facciali in silicone opaco, non troppo riflettente.
Il TELAIO: detto anche testiera o cerchietto, è una struttura rigida colorata, deputata a carenare e sorreggere la parte interna, morbida e flessibile, che ospita il gruppo ottico. Può essere costruito in un’unica soluzione o presentare più elementi d’assemblaggio. Il profilo appare esile e sottile anteriormente con l’eccezione della porzione mediale, atta ad inglobare le lenti o il cristallo singolo, e dei laterali maggiormente irrobustiti per ospitare i regolatori del cinghiolo.
I materiali impiegati nello stampaggio a caldo sono dei derivati della plastica e possono essere plasmati in forme svariatissime mantenendo una discreta robustezza.
I pregi di un buon telaio da apnea sono la leggerezza, le forme generali comportanti dimensioni limitate, una buona idrodinamicità complessiva, ottenuta da superfici lisce ed arrotondate, e una discreta indeformabilità. Osservando il telaio lateralmente, noteremo delle feritoie o degli attacchi solidali al corpo plastico che sono impiegati per il fissaggio del cinghiolo sorreggi maschera. Anche in questo campo le nuove soluzioni tecniche abbondano e si rinnovano: ci sono meccanismi semplici ed altri complessi, dotati ad esempio di sofisticati ed ingegnosi sistemi di basculamento, rotazione, inclinazione.
MASCHERA CHE SI APPANNA:
Per evitare l' appannamento della maschera, basta passare sulle lenti asciutte del dentifricio stando a teenti a non passarlo sul silicone della maschera, lasciarlo asciugare e infine risciacquare.Infine ogni volta che ci si immerge, spalmare l'interno delle lenti ( asciutte ) con della saliva, risciacquare e indossare. Importante: dopo avere eseguito questo accorgimento, non togliere piu la maschera dal viso in quanto una volta che le lenti interne sono a contatto con l' aria si ricrea il problema dell' appanamento.
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