ITINERARI DI PESCASUB
PORTO VENERE( SP )
PROFONDITA' MASSIMA: 15 - 30 Mt.
FONDALE: Vario a seconda della zona
COME ARRIVARE:
PUNTO DI PARTENZA:
COSA TROVATE:
Si può tranquillamente affermare, senza timori di smentite, che questo tratto di costa è sicuramente uno dei più belli e selvaggi della Liguria; pareti a picco, franate, piccole cale, massoni, secche si alternano per chilometri offrendo un habitat incomparabile a saraghi, corvine, spigole, cefali, mormore, salpe, triglie, tordi, ricciole, lecce ed anche qualche dentice. Partendo da Portovenere, si rende necessario oltrepassare in gommone sia la punta S.Pietro che la pescosa cala antistante la grotta Byron, in quanto per motivi diversi sono attivi dei divieti di pesca subacquea; la parete a picco che si offre subito dopo, rappresenta un buon punto di inizio; qui si adeguerà l'azione di pesca a seconda della conformazione della costa. Si arriverà quindi ad un gruppo di ampi scogli che nella parte interna creano un'area delimitata con la costa; all'esterno formano canaloni e pianori che scendono ad una batimetrica di otto-dieci metri; alcuni di questi formano tane interessanti; dal lato opposto confinano con una franata, quindi con un sabbione; siamo in località “LE NERE”, dal colore della roccia di parete.
Da ricordare che quasi ovunque il fondale è disseminato di massoni, lastroni, pietre, cosa da considerare quando il sottocosta è avaro di prede o non consente una valida azione di pesca. Oltrepassato il sabbione, magari praticando qualche aspetto a cefali, mormore e branzini a seconda della stagione, si trova un tratto di massi e scoglietti ideale per l'agguato; un poco più al largo emergono parecchi grossi scogli ed il fondale è disseminato di massi; si attraversa un sabbione fino ad incontrare un tratto di parete e subito dopo una franata con massi enormi; duecento metri ancora ed inizierà un lungo, bellissimo tratto di parete con grotte, tane, piccoli e frastagliati promontori, enormi scogli affioranti, il tutto fino a località “LE ROSSE”, dove si trova una interessantissima franata, con enormi tane anche passanti. Da non trascurare l'area intorno allo scoglio Galera ed alla punta del Persico (vedi carta nautica allegata). Dopo il Persico inizia una zona di massi, scogli e scoglietti ben frequentati, mentre più al largo emerge un isolotto con un paletto di ferro piantato sopra; esso è spaccato a metà da una profonda fenditura, e scende a salti fino ad una profondità di circa 18 metri; è la conosciutissima secca “del ferro”. Si apre quindi un lungo tratto di costa sabbiosa con radi scogli e massi, da non trascurare troppo come salterebbe all'occhio di fare; qui il pesce è meno disturbato che altrove. Arriviamo quindi in località “LA SCHIARA”, detta anche “le casette”, per via di alcune piccole costruzioni sorgenti sulla scogliera, attualmente poste sotto sequestro giudiziario; ritroviamo la costa rocciosa, con massi e scogli sparsi e addirittura un isolotto con una Croce sopra circondato da altri panettoni di roccia sommersi, che sprofondano rapidamente all'esterno; la parte interna può anch'essa riservare gradite sorprese; qui attenzione alle imbarcazioni altrui!
Alternando agguati ad aspetti, lungo un fondale vario e brulicante di minutaglia, anche lungo i sabbioni, immediatamente dopo alcuni bei massoni sommersi, si erge, frastagliata e selvaggia, spazzata dai venti e dalle correnti, la punta “MONASTEROLI”, ricca di fenditure, canaloni, pietre, con alcuni grossi scogli isolati, anche emergenti ed una bella risalita ad una cinquantina di metri dalla prominenza principale della località
segnalato da: http://www.sportmarsub.net
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