FUCILI ARBALETES
Il concetto di funzionamento dell'arbalete subacqueo non è molto dissimile da quello di una balestra (arbalète, in francese). Un'impugnatura dotata di meccanismo di sgancio trattiene un'asta d'acciaio che corre superiormente e parallelamente ad un fusto di vario spessore, forma e materiale (alluminio, legno, fibra di carbonio) solidamente fissato all'impugnatura e, nella parte terminale, ad una testata.Quest'ultima può essere composta da un semplice foro nel quale passa un elastico circolare, oppure da due boccole filettate nel quale montare la coppia di elastici in lattice. L'elastico si tende e si aggancia per mezzo di un archetto metallico (ogiva), oppure da un solido cordino (dyneema), all'asta provvista di tacche di aggancio o pinnette saldate. L'asta sotto trazione degli elastici viene trattenuta da meccanismo di sgancio che, premuto il grilletto, permetterà il rilascio di quest'ultima andando a trafiggere il bersaglio a forte velocità. Le misure di questi fucili possono variare dai cortissimi di 40–50 cm di fusto, fino ai lunghissimi di quasi 2 metri di fusto (usati quasi esclusivamente in acque tropicali o là dove è richiesta una potenza ed una gittata esuberante per colpire grosse prede).L'arbalete inoltre presenta svariati modelli che montano aste di diametro comprese tra 5 e 12 mm, ovviamente la scelta intermedia (6,5 mm - 7 mm) risulta la più usata, le altre dimensioni vengono impiegate con esemplari di dimensioni proibitive quali tonni, ricciole, e altri pesci azzurri che fanno della loro forza fisica e della mole la dote per mettere in difficoltà il pescatore, per questi esemplari si useranno tra l'altro aste dotate di doppia aletta (o arpioni snodabili) in modo da assicurare una presa migliore, anche se alcuni professionisti sconsigliano ciò per via della scarsa penetrazione: infatti su di essa deve basarsi la fase di cattura.L'asta più usata per l'arbalete è la tahitiana, anche se con una fiocina a cinque punte su distanze corte si ottengono maggiori risultati.La fiocina a tre punte è da scartare perché non trattiene bene la preda ne si può paragonare alla tahitiana per gittata.
La caratteristica più importante di questo attrezzo è la sua elevata precisione legata alla potenza di tiro, questo permette di catturare prede che per altri fucili risultano impossibili. Il rinculo dell'arbalete è funzione delle caratteristiche di progettazione delle stesso.
In particolare essa dipende principalmente (ma non solo) dall'energia immagazzinata negli elastici e ceduta in parte (al momento dello sparo) all'asta, dalla massa del fucile stesso, dalla massa dell'asta spinta dagli elastici. L'arbalete permette di avere la massima precisione anche a lunghe gittate; nella pesca in apnea questo fattore è determinante perché se si scosta al momento del rinculo di 1 cm il bersaglio esso si trasformerà in parecchi cm su una distanza di 4 metri.
L'arbalete ha avuto negli anni diverse evoluzioni volte alla ricerca di prestazioni sempre più raffinate, che hanno portato alla nascita di varianti più moderne quali i Roller e gli Invert.
Roller: Il principio degli arbalete Roller (Arbalete di II Generazione) sfrutta 2 pulegge larghe fissate in prossimità della testata, che permettono all'elastico di ruotare attorno ad esse e proseguire sulla parte bassa del fusto per buona parte della sua lunghezza.Questa caratteristica permette di sfruttare più quantità di elastico, quindi maggior potenza e di ridurre l'effetto di Rinculo grazie alla direzione contraria di cointrazione delle gomme nella parte inveriore del fusto.
Invert: Il principio degli arbalete Invert (Arbalete di III Generazione) sfrutta 2 pulegge strette fissate in prossimità della testata, sulle quali ruota una Sagola collegata alle gomme poste nella parte inferiore del fusto, minimizzando la quantità di elastico che si contrae in direzione della testata, a vantaggio di una maggior quantità di elastico che si contrae in direzione dell'impugnatura (quindi invertita rispetto alla direzione tradizionale) .Questa caratteristica abbatte sensibilmente l'effetto di Rinculo grazie alla direzione contraria di contrazione delle gomme.