FUCILI ARBALETES
ELASTICI
Sono l’essenza di funzionamento del fucile, il fulcro fondamentale d’energia, come lo è l’aria compressa nei confronti del pneumatico. Tutte le prestazioni di un’arbalete sono dipendenti, per una quota assolutamente preponderante, dagli elastici impiegati, dalla loro qualità, dalla lunghezza e dal diametro posseduto. Ogni costruttore adotta delle soluzioni personalizzate che vanno di pari passo con le restanti componenti dell’arma; esiste un rapporto di strettissima simbiosi meccanica. In Europa c’è un certo mercato ma in altre parti del mondo l’elastico è completamente diverso, sia come concetto di posizionamento, sia come numero e tipo di gomme impiegate, sia d’accessori montati appresso. La propulsione dell’arma nostrana (la scuola è originaria francese) è affidata attualmente: a due gomme distinte o ad un elastico singolo aggiuntivo. Nel primo caso si tratta di due spezzoni imboccolati, rispettivamente, a capo e coda, con due ghiere metalliche filettate, d’alluminio, d’acciaio inox o di materiale plastico rinforzato; nel secondo tipo la gomma è definita “circolare” poiché essendo strutturata in una soluzione unica, possiede solo una coppia di boccole filettate alle estremità opposte. L’anima dell’elastico è tubolare, cava, non piena: presenta un microscopico tunnel centrale di scarico. Approfittando di questo canale s’imboccolano alla ghiera mediante una pallina di plastica o di metallo che impedisce loro di sfilarsi; generalmente le misure delle ghiere di fissaggio sono accoppiate rispettando le sezioni originali delle gomme ( il 16 con la boccolina di ridotto diametro e il 20 con la boccola di maggior diametro d’avvitatura) ma succede anche che vengano imbussolati gli elastici da 20 mm in una ghiera piccola da 16 mm, secondo un’ottica di scelta particolare, tale da consentire il montaggio, su una testata predisposta per i piccoli, anche di gomme grosse. Gli elastici singoli sono avvitati, da un lato, direttamente sulle sedi della testata, e dall’altro sono tenute unite da un elemento di raccordo e aggancio sull’asta, denominato: l’ogiva. Medesimo collegamento per il circolare che però non trova sistemazione nella parte superiore della testata ma viene fatto passare nella luce d’accoglienza inferiore. Ogni affusto viene accoppiato con elastici di varie dimensioni e da tale scelta dipenderanno, in gran parte, le prestazioni dell’arma. Secondo le dimensioni del fusto si impiegano determinate lunghezze d’elastici (per convenzione si misura la parte “molle” dell’elastico, compresa tra le due ghiere).Gli elementi, assicurati al tratto terminale dell’affusto, vengono impugnati con le mani e stirati verso le tacche di ritegno dell’asta fino ad ancorarli ad essa.Da quel momento il fucile è in grado di scoccare il dardo, trascinato ad alta velocità dalla contrazione repentina degli elastici. Le gomme vengono commercializzate in diametri e lunghezze che impongono dei criteri valutativi prioritari visto che interferiscono direttamente con le prestazioni balistiche dell’arma; dai tirantini filiformi e alle camere d’aria d’inizio secolo siamo pervenuti, fino ad ora, a due diametri divenuti di uso comune: il 16 millimetri e il 20 millimetri.
Il materiale con cui sono estrusi è la gomma naturale, in tante varianti di colori e proprietà meccaniche: c’è il latex di purissimo caucciù, di una colorazione ambra, quasi trasparente, ci sono elastici neri come la notte di tempesta, ottenuti caricando allo stesso lattice chiaro, additivi anti salino, anti UV, antiinvecchianti, che li rendono agguerritissimi compagni d’avventure; ci sono elastici colorati dall’animo rosso o nero, anch’essi di pura gomma, addizionati a ingredienti speciali che promettono prestazioni di altissimo livello e così via, con gomme molli e dure, nerborute o flosce, con gran memoria e facile stanchezza. Diciamo subito che entrambi i calibri, 16 e 20, offrono performance validissime e non c’è un abisso di differenza nel confronto diretto: esistono, come sempre, piccole disquisizioni nel merito, imputabili, più che altro, alle qualità intrinseche del tipo di gomma.
Quando li acquistate controllate alcune cosette, ad esempio: la lunghezza paritetica delle coppie di gomme (può capitare che una sia più corta dell’altra e viceversa) che è indispensabile per avere una spinta uniforme da tutti e due i lati al fine di una precisione assoluta. Anche pochi millimetri fanno la differenza. Non devono presentare screpolature nei pressi delle ghiere (indice di vecchiaia molecolare).