Pianori di sabbia
Le luminose distese di sabbia. che cominciano dove finiscono le scogliere e degradano lentamente verso gli alti fondali, sono il regno delle razze, dei trigoni, delle sogliole, delle tracine, delle torpedini. che riescono a mimetizzarsi a tal punto da essere assolutamente invisibili dalla superficie. In effetti, questi pesci si ricoprono di uno strato sottile di sabbia, lasciando spuntare solamente gli occhi.
Per individuarli occorre nuotare a un paio di metri dal fondo e guardare con attenzione ogni asperità cercando di indovinare il profilo della preda. Nelle radure sabbiose. però, si possono pure incontrare branchi di mormore. drappelli di orate, di pagari e triglie.
L'avvicinamento non è mai facile. perché si opera sempre allo scoperto. Bisogna fare lunghe apnee, immergersi a qualche decina di metri dall'obiettivo e strisciare lentamente sul fondo, come se si fosse intenti a curiosare nella rena.
Davanti alle spiagge frequentate dai villeggianti può essere conveniente fare un giretto al mattino presto o alla sera. subito prima del tramonto.
Non è improbabile, infatti. riuscire a sorprendere in podi' metri d'acqua orate. cefali e branzini, attirati sul posto dal rimescolamento del fondale provocato dai bagnanti |