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Sopra, il mare sembra tutto uguale: un'infinita distesa di acqua che lambisce spiagge, montagne,
ciclopici ammassi di rocce, ad inquietanti pareti che sprofondano nel blu scuro dell'abisso. Per lo
alternano ad ombrose foreste di posidonie, a grigie pietraie, a misteriosi canaloni e gole senza fine,
golfi e promontori. Ma sotto è estremamente vario. Luminosi deserti di sabbia bianchissima si più si tratta di paesaggi incantati, dove la pace ed il silenzio regnano sovrani e dove i giochi di luce che provengono dalla superficie formano originali arabeschi di grande suggestione.
In questo modo apparentemente statico, e invece in continua evoluzione per via delle correnti, delle onde e dei cicli stagionali.
Per arrivare ad un simile stato di grazia bisogna ovviamente avere una grande confidenza con il mondo liquido e, soprattutto, sapere che cosa cercare, in maniera da potersi concentrare su un certo particolare del fondale e non su un altro.
I fondali frequentati dal cacciatore subacqueo sono molteplici ed e praticamente impossibile riuscire a codificarli tutti, dato che spesso basta un solo particolare diverso per cambiarne completamente le caratteristiche e, di conseguenza. parte della popolazione acquatica, Tuttavia, i principali sono le pareti verticali che cadono nel blu, i grandi scogli ammassati uno sull'altro, che degradano a sbalzi verso profondit à maggiori, le rocce che terminano nella sabbia, í vasti pianori di fango, sassi e alghe. le trincee di uotto. le secche, i relitti, le scogliere artificiali, eccetera. Dato che i confini sottomarini non sono quasi mai netti e distinti. essendo il panorama molto più composito e diversificato di quanto si potrebbe credere, è possibile che un ciclopico agglomerato roccioso si interrompa improvvisamente e lasci il posto a un vertiginoso precipizio senza fine, come vada, invece. eradatamente a spegnersi in un deserto di sabbia, originando un habitat completamente differente nel giro di poche decine di metri. A prescindere dalla sua vastità, che può anche essere piuttosto ridotta. ogni fondale è comunque un microcosmo ben definito, con la sua vita e le sue regole, che tentiamo di accennare, almeno a grandi linee. |
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